Quattro e mezza di mattino per la radio
sono troppo triste e il dj non mi parlerà
sembra avere tutto così chiaro questo scemo
sembra sempre una sola la realtà
che qui non ho il diritto
di non essere felice
di non sentirmi vivo
nella mediocrità
che mi propini.
Se volessi modificherei il mio viso
e ripartirei da zero
ma sarebbe come arrendersi
a quello che non sono
e non sentirsi libero
di non essere felice
di non sentirmi vivo
di non accontentarmi
della mediocrità
che mi propini.
Perchè non posso dirti
di non essere felice?
non sono meno vivo
non sono meno vivo
sabato 27 ottobre 2007
giovedì 25 ottobre 2007
Stilistica
Invece dell'ex-donna della mia vita, preferisco la donna della mia ex-vita.
Credo che tu abbia un tasto nascosto da qualche parte che ti ha resettato la RAM: devo scoprire dov'è.
Credo anche che tu, in fondo, non sia più tu.
Questo dovrebbe aiutarmi, invece mi lascia amaro&nudo. Incomprensibile.
Mi piacerebbe diventare insensibile a tutto. Lo credevo possibile, come impegno e lavoro costante su me stesso. La mia certezza vacilla, credo che questa ustione rimarrà così nel tempo, tanto da marcire.
Sposto la concentrazione sullo stile, un bell'abito è quel che mi ci vuole.
Credo che tu abbia un tasto nascosto da qualche parte che ti ha resettato la RAM: devo scoprire dov'è.
Credo anche che tu, in fondo, non sia più tu.
Questo dovrebbe aiutarmi, invece mi lascia amaro&nudo. Incomprensibile.
Mi piacerebbe diventare insensibile a tutto. Lo credevo possibile, come impegno e lavoro costante su me stesso. La mia certezza vacilla, credo che questa ustione rimarrà così nel tempo, tanto da marcire.
Sposto la concentrazione sullo stile, un bell'abito è quel che mi ci vuole.
sabato 20 ottobre 2007
Cristallo
Ho un cuore di cristallo che è andato in frantumi.
Ogni più piccolo pezzo si è incastrato tra gli organi e, poiché vivo, ogni mio anelito mi causa dolore e sangue.
Non mi serve ricostruire, la forza vitale è causa di distruzione.
Ogni sforzo è inutile in sé.
E la notte è qui, ineluttabile.
Ogni più piccolo pezzo si è incastrato tra gli organi e, poiché vivo, ogni mio anelito mi causa dolore e sangue.
Non mi serve ricostruire, la forza vitale è causa di distruzione.
Ogni sforzo è inutile in sé.
E la notte è qui, ineluttabile.
Solo per te
convinco le stelle
a disegnare nel cielo infinito
qualcosa che somiglia a te
solo per te
io cambierò pelle
per non sentir le stagioni passare
senza di te
come la neve non sa
coprire tutta la città
come la notte
non faccio rumore
se cado è per te
convinco le stelle
a disegnare nel cielo infinito
qualcosa che somiglia a te
solo per te
io cambierò pelle
per non sentir le stagioni passare
senza di te
come la neve non sa
coprire tutta la città
come la notte
non faccio rumore
se cado è per te
lunedì 15 ottobre 2007
Sisifo
Spingo l'enorme masso verso la cima, ma questo mi ricade addosso e mi travolge.
Ogni volta è più faticoso rialzarsi.
"Quello che non ti uccide ti rende più forte", invece io sento la forza venir meno, così come la necessità di fare qualsiasi cosa non sia "macchina automatica" (no anima...?).
Ogni volta è più faticoso rialzarsi.
"Quello che non ti uccide ti rende più forte", invece io sento la forza venir meno, così come la necessità di fare qualsiasi cosa non sia "macchina automatica" (no anima...?).
"Mi rubi il tempo, mi rubi l'energia
Non ascolti il lamento, non ascolti il richiamo
Incrini il mio coraggio, vanifichi l'attesa
Le sere che ti aspetto, i pomeriggi che aspettano la sera
Mi rubi la mattina che mi sveglio da solo e non sta bene...
Distruggi le mie felicità perché sono da poco agli occhi tuoi...
Qualcuna la riempi, la gonfi a dismisura
E io devo lasciarla che stava bene silenziosa e sola
E gli occhi tuoi mi rubano la luce
Perché tu possa splendere nei miei
Allora non rimane niente e te ne vai
Allora non rimane niente e te ne vai
Consuma spento e lento il mio dolore consuma me."
Non ascolti il lamento, non ascolti il richiamo
Incrini il mio coraggio, vanifichi l'attesa
Le sere che ti aspetto, i pomeriggi che aspettano la sera
Mi rubi la mattina che mi sveglio da solo e non sta bene...
Distruggi le mie felicità perché sono da poco agli occhi tuoi...
Qualcuna la riempi, la gonfi a dismisura
E io devo lasciarla che stava bene silenziosa e sola
E gli occhi tuoi mi rubano la luce
Perché tu possa splendere nei miei
Allora non rimane niente e te ne vai
Allora non rimane niente e te ne vai
Consuma spento e lento il mio dolore consuma me."
giovedì 11 ottobre 2007
novilunio
un senso di rarefazione oggi.
mi ricorda certe giornate nuvolose e fredde del nord della Francia o un dopo temporale austriaco.
è difficile vedere in mezzo a questa nebbia.
l'unica cosa chiara è che sono io, solo e da solo, come una volta.
affrontare il lettone vuoto, il mangiadischi, la renault 5 che facevo correre lungo il muretto.
ma è nulla rispetto al muretto che mi aspetta. è scrostato ma è sempre quello.
le note di the bends, immerso nel passato più recente, aggiungono colori bianco-blu a questo quadro.
hasta luego.
mi ricorda certe giornate nuvolose e fredde del nord della Francia o un dopo temporale austriaco.
è difficile vedere in mezzo a questa nebbia.
l'unica cosa chiara è che sono io, solo e da solo, come una volta.
affrontare il lettone vuoto, il mangiadischi, la renault 5 che facevo correre lungo il muretto.
ma è nulla rispetto al muretto che mi aspetta. è scrostato ma è sempre quello.
le note di the bends, immerso nel passato più recente, aggiungono colori bianco-blu a questo quadro.
hasta luego.
venerdì 5 ottobre 2007
E' quello che sai che ti uccide o è quello che non sai
a mentire alle mani, al cuore, ai regni
lasciandoti fottere forte
per spingerti i presagi
via dal cuore su in testa, sopprimerli
non sai
non sai
che l'amore è una patologia
saprò come estirparla via
torneremo a scorrere
torneremo a scorrere
Eroe del mio inferno privato
a mentire alle mani, al cuore, ai regni
lasciandoti fottere forte
per spingerti i presagi
via dal cuore su in testa, sopprimerli
non sai
non sai
che l'amore è una patologia
saprò come estirparla via
torneremo a scorrere
torneremo a scorrere
Eroe del mio inferno privato
sei in giro di routine
indossi il vuoto con classe
è tutto ciò che avrai
perché quando il dolore è più grande
poi non senti più
e per sentirmi vivo
ti ucciderò
ti ucciderò
vedrai
vedrai, se il mio amore è una patologia
saprò come estirparla via
torneremo a scorrere
torneremo a scorrere
torneremo a scorrere
torneremo a scorrere
lo so
lo so che il mio amore è una patologia
vorrei che mi uccidesse ora
è tutto ciò che avrai
perché quando il dolore è più grande
poi non senti più
e per sentirmi vivo
ti ucciderò
ti ucciderò
vedrai
vedrai, se il mio amore è una patologia
saprò come estirparla via
torneremo a scorrere
torneremo a scorrere
torneremo a scorrere
torneremo a scorrere
lo so
lo so che il mio amore è una patologia
vorrei che mi uccidesse ora
giovedì 4 ottobre 2007
passive aggressive
quello che mi sta consumando è il dover subire.
non è una mia scelta, non ho voluto trovarmi qui adesso.
non ho motivo di mettermi in cammino, se non l'impossibilità di fare altro.
non ne ho voglia, non ne ho la forza né gli stimoli...e non ne sono capace.
non mi dona sollievo la prospettiva di un futuro ignoto.
quello che vorrei è anestesia, perché sto perdendo la misura del dolore.
oggi chet baker e disintegration dei cure.
non è una mia scelta, non ho voluto trovarmi qui adesso.
non ho motivo di mettermi in cammino, se non l'impossibilità di fare altro.
non ne ho voglia, non ne ho la forza né gli stimoli...e non ne sono capace.
non mi dona sollievo la prospettiva di un futuro ignoto.
quello che vorrei è anestesia, perché sto perdendo la misura del dolore.
oggi chet baker e disintegration dei cure.
martedì 2 ottobre 2007
in the middle of the night
non c'è mai davvero silenzio nella notte.
ho sperato di trovarne, ma la banda che mi suona nel cervello non si ferma di notte, anzi.
come veri tzigani, aspettano la notte per scatenare i ritmi più malsani e inebrianti, per poi sferzarti con delle improvvise repentine interruzioni.
ho il solo timore di inaridirmi, di asciugarmi.
it's never over, she's the tear that hangs inside my soul forever.
oggi ho ascoltato damien rice. plumbeo.
ho sperato di trovarne, ma la banda che mi suona nel cervello non si ferma di notte, anzi.
come veri tzigani, aspettano la notte per scatenare i ritmi più malsani e inebrianti, per poi sferzarti con delle improvvise repentine interruzioni.
ho il solo timore di inaridirmi, di asciugarmi.
it's never over, she's the tear that hangs inside my soul forever.
oggi ho ascoltato damien rice. plumbeo.
lunedì 1 ottobre 2007
primo del mese
oggi mi ero dato dei piccoli obiettivi per questa settimana.
ho iniziato non riuscendo a rispettarli.
me ne sono un po' fregato, insomma.
c'è di più, c'è che per quanto passino i giorni, "l'aria intorno è più nebbia che altro".
coerentemente ascolto mk, sono parole in musica con goccioline di sangue.
dal 10 ottobre, in rainbows dei radiohead. prenotazioni sul sito www.inrainbows.com
nel frattempo ci provo. è come provare a camminare sul nulla, visto che è così. "tutti gli uomini sono in cammino", quando hanno terreno su cui posare i piedi.
ad maiora.
ciao, esco.
ho iniziato non riuscendo a rispettarli.
me ne sono un po' fregato, insomma.
c'è di più, c'è che per quanto passino i giorni, "l'aria intorno è più nebbia che altro".
coerentemente ascolto mk, sono parole in musica con goccioline di sangue.
dal 10 ottobre, in rainbows dei radiohead. prenotazioni sul sito www.inrainbows.com
nel frattempo ci provo. è come provare a camminare sul nulla, visto che è così. "tutti gli uomini sono in cammino", quando hanno terreno su cui posare i piedi.
ad maiora.
ciao, esco.
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